domenica 20 marzo 2016

RIMARRA' L'ACQUA PER LE TROTE DEL TORRENTE MARGORABBIA?

Situazione preoccupante quella del torrente Margorabbia: qualcuno sta pensando di realizzare un'opera che sarà di grave impatto ambientale.
Si parla di due invasi per ricavare energia pulita.
E' possibile su un torrente che per 10 mesi l'anno ha una portata irrisoria d'acqua e che nel periodo delle piogge si ingrossa senza controllo con esondazioni pericolose per i terreni circostanti?
Non sarebbe meglio utilizzare quei fondi ad esmpio per la centrale di Creva di cui una sola turbina su tre funziona al minimo, oltretutto?
Oppure non si potrebbe pensare di convertire il vecchio inceneritore in un impianto a biomassa o ad idrogeno?
Sono domande legittime che attendono una risposta, o quantomeno la possibilità di un confronto prima che le municipalità diano il loro parere favorevole ad un'opera che è in odore di inutilità.
Abbiamo intervistato Marinella e Renato dell'Agriturismo Il Torchio
Sentiamo la loro esperienza






domenica 13 marzo 2016

E' UNA QUESTIONE DI CIVILTA'



Stiamo parlando da una parte della consapevolezza nel difendere quei diritti che i nostri padri hanno   guadagnato anche a costo della loro vita, dall’altra parte della volontà di esercitare la cittadinanza come espressione della nostra democrazia.
Sono valori ai quali non si può rinunciare perché hanno segnato la nostra emancipazione sociale e fanno parte della nostra storia, quella gloriosa; ci appartengono e fanno sì che ancora oggi possiamo essere di esempio per quei popoli che ancora stanno lottando per una vita dignitosa.
Stiamo attraversando un periodo difficile, è vero; come negarlo?
E’ una crisi che, in forme differenti, si manifesta in ogni parte del Pianeta.
Arrendersi, abbandonare il campo, rassegnarsi, magari pensando che prima o poi passi, che si risolva in qualche modo o che ci sia qualcuno che ci possa salvare, è vana speranza.
L’atteggiamento utile è un altro.
Questa crisi interroga ognuno di noi e ci chiama all’appello.
Occorre essere uniti, sviluppare quel senso di responsabilità che basta per dire ” Io ci sono, mi unisco agli altri per fare gruppo e risolvere insieme i problemi “ .
E’ l’appello del Comitato Ospedale di Luino che anche questo weekend ha registrato numerose adesioni.
Nelle ultime due settimane  ci sono stati   approfondimenti e confronti interessanti.
L’Unione dei Comuni di Dumenza, Agra, Curiglia con Monteviasco, Tronzano,  tra i punti all’ordine del giorno ha esaminato anche quello relativo al Comitato dell’ Ospedale e ha deliberato di collaborare per favorirne la diffusione.

Il  capogruppo di “La grande Luino” Giuseppe Taldone, medico di base del territorio che riveste numerosi incarichi in FI, dopo aver approfondito la problematica con alcuni membri del Comitato e aver constatato che la volontà del Comitato è quella di promuovere il dialogo tra cittadini e rappresentanti politici, nel rispetto dei diversi ruoli e delle specifiche competenze, ha aderito all’iniziativa  sottoscrivendo con la propria firma.
Da pochi giorni tornato alla base dopo un breve periodo di vacanza all’estero, il presidente Sergio Moalli  afferma di essere perplesso per la dichiarazione fatta dal vicesindaco di Luino Casali Alessandro. “ Certamente conosco Casali. Abitando in centro a Luino mi capita spesso di incontrarlo e di salutarlo. Non ho però ancora avuto il piacere di parlare personalmente con lui dell’attività del Comitato, né della situazione del nostro Ospedale. Mi sembra di leggere nella sua affermazione fatta in Consiglio Comunale, la disponibilità, se non un dichiarato invito, a parlare con il sottoscritto dell’argomento. Sono contento di cogliere questa apertura e tengo a precisare che da parte mia c’è la massima disponibilità. Occorre comunque tener conto che in qualità di  presidente rappresento un direttivo  del quale mi sento garante”
Le ultime notizie sulla Sanità Lombarda informano sugli stanziamenti per l’ospedale di Varese. Si tratta di una pioggia di euro (16 milioni) che verranno utilizzati per acquistare apparecchiature e rinnovare gli edifici. Sarebbe interessante sapere  se c’è un  programma globale  di intervento, se c’è uno studio  dal quale si possa evincere lo sviluppo futuro del servizio, tenuto conto delle criticità.