mercoledì 23 marzo 2016
domenica 20 marzo 2016
RIMARRA' L'ACQUA PER LE TROTE DEL TORRENTE MARGORABBIA?
Situazione preoccupante quella del torrente Margorabbia: qualcuno sta pensando di realizzare un'opera che sarà di grave impatto ambientale.
Si parla di due invasi per ricavare energia pulita.
E' possibile su un torrente che per 10 mesi l'anno ha una portata irrisoria d'acqua e che nel periodo delle piogge si ingrossa senza controllo con esondazioni pericolose per i terreni circostanti?
Non sarebbe meglio utilizzare quei fondi ad esmpio per la centrale di Creva di cui una sola turbina su tre funziona al minimo, oltretutto?
Oppure non si potrebbe pensare di convertire il vecchio inceneritore in un impianto a biomassa o ad idrogeno?
Sono domande legittime che attendono una risposta, o quantomeno la possibilità di un confronto prima che le municipalità diano il loro parere favorevole ad un'opera che è in odore di inutilità.
Abbiamo intervistato Marinella e Renato dell'Agriturismo Il Torchio
Sentiamo la loro esperienza
Si parla di due invasi per ricavare energia pulita.
E' possibile su un torrente che per 10 mesi l'anno ha una portata irrisoria d'acqua e che nel periodo delle piogge si ingrossa senza controllo con esondazioni pericolose per i terreni circostanti?
Non sarebbe meglio utilizzare quei fondi ad esmpio per la centrale di Creva di cui una sola turbina su tre funziona al minimo, oltretutto?
Oppure non si potrebbe pensare di convertire il vecchio inceneritore in un impianto a biomassa o ad idrogeno?
Sono domande legittime che attendono una risposta, o quantomeno la possibilità di un confronto prima che le municipalità diano il loro parere favorevole ad un'opera che è in odore di inutilità.
Abbiamo intervistato Marinella e Renato dell'Agriturismo Il Torchio
Sentiamo la loro esperienza
domenica 13 marzo 2016
E' UNA QUESTIONE DI CIVILTA'
Stiamo
parlando da una parte della consapevolezza nel difendere quei diritti che i
nostri padri hanno guadagnato anche a
costo della loro vita, dall’altra parte della volontà di esercitare la
cittadinanza come espressione della nostra democrazia.
Sono valori
ai quali non si può rinunciare perché hanno segnato la nostra emancipazione
sociale e fanno parte della nostra storia, quella gloriosa; ci appartengono e
fanno sì che ancora oggi possiamo essere di esempio per quei popoli che ancora
stanno lottando per una vita dignitosa.
Stiamo
attraversando un periodo difficile, è vero; come negarlo?
E’ una crisi
che, in forme differenti, si manifesta in ogni parte del Pianeta.
Arrendersi,
abbandonare il campo, rassegnarsi, magari pensando che prima o poi passi, che
si risolva in qualche modo o che ci sia qualcuno che ci possa salvare, è vana
speranza.
L’atteggiamento
utile è un altro.
Questa crisi
interroga ognuno di noi e ci chiama all’appello.
Occorre
essere uniti, sviluppare quel senso di responsabilità che basta per dire ” Io
ci sono, mi unisco agli altri per fare gruppo e risolvere insieme i problemi “ .
E’ l’appello
del Comitato Ospedale di Luino che anche questo weekend ha registrato numerose
adesioni.
Nelle ultime
due settimane ci sono stati approfondimenti e confronti interessanti.
L’Unione dei
Comuni di Dumenza, Agra, Curiglia con Monteviasco, Tronzano, tra i punti all’ordine del giorno ha
esaminato anche quello relativo al Comitato dell’ Ospedale e ha deliberato di
collaborare per favorirne la diffusione.

Da pochi
giorni tornato alla base dopo un breve periodo di vacanza all’estero, il
presidente Sergio Moalli afferma di
essere perplesso per la dichiarazione fatta dal vicesindaco di Luino Casali
Alessandro. “ Certamente conosco Casali. Abitando in centro a Luino mi capita
spesso di incontrarlo e di salutarlo. Non ho però ancora avuto il piacere di
parlare personalmente con lui dell’attività del Comitato, né della situazione
del nostro Ospedale. Mi sembra di leggere nella sua affermazione fatta in
Consiglio Comunale, la disponibilità, se non un dichiarato invito, a parlare
con il sottoscritto dell’argomento. Sono contento di cogliere questa apertura e
tengo a precisare che da parte mia c’è la massima disponibilità. Occorre
comunque tener conto che in qualità di presidente rappresento un direttivo del quale mi sento garante”
Le ultime
notizie sulla Sanità Lombarda informano sugli stanziamenti per l’ospedale di
Varese. Si tratta di una pioggia di euro (16 milioni) che verranno utilizzati
per acquistare apparecchiature e rinnovare gli edifici. Sarebbe interessante
sapere se c’è un programma globale di intervento, se c’è uno studio dal quale si possa evincere lo sviluppo
futuro del servizio, tenuto conto delle criticità.
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