mercoledì 24 dicembre 2014
mercoledì 17 dicembre 2014
Roma sotterranea - speleologia per l’archeologia
Roma sotterranea
- speleologia per l’archeologia
Apprezziamo i giovani archeologi e speleologi che in tutta
Italia si organizzano per far conoscere la nostra storia e per poter continuare
la ricerca nel campo dell’archeologia.
Tante sono le associazioni in questo settore. Noi abbiamo
incontrato Alessandra di Roma Sotterranea che con passione conduce i turisti
alla scoperta di tesori nascosti tra le vie di Roma e nei sotterranei della
città.
Ci auguriamo possa nascere una rete che unendo le
conoscenze, tracci dal nord al sud la
mappa dei nostri tesori archeologici.
Salvare il nostro patrimonio è segno di civiltà e
possibilità di progresso!mercoledì 3 dicembre 2014
Nicola Clemenza: cambiare si può … anzi si deve
Cambiare si può … anzi si deve
No al
sistema del racket e delle estorsioni
In questo
periodo di spesso si può percepire un
disorientamento politico e sociale.
E’ un
momento di fermento e di caos: quello che preannuncia un cambiamento epocale.
Già si possono
vedere i risultati nell’impegno di molti cittadini, soprattutto giovani, che
hanno scelto l’impegno per vivere la cittadinanza in modo consapevole e
responsabile.
E’ il caso
di Nicola Clemenza, nato a Palermo 45 anni fa, che ha dato vita all’associazione
Libero Futuro di Castelvetrano ( http://www.liberofuturo.net/ ).
Libero
Futuro collabora con Libera per i campi di lavoro sui beni sequestrati alla
mafia e con la Presidenza del tribunale di Trapani.
“Alle estorsioni
si può reagire” - dice Nicola – “ma chi
lo fa non deve essere lasciato solo”
“E’
necessario associarsi e far sentire la propria voce”
Noi siamo
andati a intervistarlo per diffondere il messaggio…
Cittadinanza attiva: dalla Sicilia:Giusi Abruzzo
Cittadinanza attiva: Patrizia Martino (Progetti e PR AISU) intervista a Giusi Abruzzo
martedì 25 novembre 2014
Luino, intervista ai commercianti di via Cavallotti. Parte 1
La cittadinanza attiva e partecipata presuppone la possibilità di vivere
come cittadini la propria città, secondo i propri ruoli di utente
declinati nelle varie fasce di età, di produttore di servizi, di
imprenditore o di lavoratore, pote...ndo esprimere i propri punti di vista e potendo partecipare al processo di costruzione di benessere sociale.
Abbiamo voluto iniziare il nostro cammino partendo dal cuore della
città di Luino, e in particolare abbiamo incominciato dalla via Felice
Cavallotti.
Da anni si parla di valorizzazione del centro storico,
fatto di poche vie che salgono verso la chiesa prepositurale dei
SS.Pietro e Paolo. Siamo andati a far visita ad alcuni commercianti ed
abbiamo chiesto di esprimere il loro punto di vista. Abbiamo trovato in
loro cittadini maturi pronti a collaborare con le istituzioni per
valorizzare il centro storico.
Il video.
venerdì 31 ottobre 2014
Scalea, agosto2014
- Pubblicato Lunedì, 18 Agosto 2014 13:36
In questi giorni di cielo sereno che sconfina in un mare trasparente sempre più caldo, si vuole sperare che i problemi di questa nostra Italia
Si risolvano come le nuvole che nel cielo si diradano all'arrivo del bel tempo.
La sola speranza però non basata. C'è bisogno di più.
Prendiamo ad esempio Scalea, una cittadina come tante altre delle nostre coste del Tirreno, che ha preso le sue risorse dalla terra e dal mare. Ma dagli anni '70 è iniziato il grande saccheggio, dalle colate di cemento alla corruzione, mettendola in ginocchio.
Da un anno il Comune è stato commissariati e la città vive ora in uno stato di abbandono che accende i toni del disagio.
I cittadini, quelli che credono nella cittadinanza consapevole e partecipata, ci dicono che è giunto finalmente il momento di voltare pagina.
Dal pubblico un parroco tuona riportando alla responsabilità di ciascuno il buon governo della città.
C' è uno sforzo generale per accogliere i turisti, ultimo baluardo di un'economia pressoché inesistente.
C'è chi si alza al mattino e si prende cura della pulizia della strada che passa davanti casa; chi decora con piante e fiori la viuzza del centro storico, andando aggiungendo vasi di anno in anno; chi organizza momenti culturali a proprie spese; una giovane ha pensato ad aprire un piccolo laboratorio e propone la sua attività un'attività di decorazione della ceramica.
Siamo soli, ma non possiamo andare alla deriva. Commentano con il nodo alla gola.
C' è anche chi però non ha capito o non vuole voltare pagina.
Si pensa che le istituzioni potrebbero aiutare ascoltando, sostenendo, coordinando.
Lo si credeva lo scorso anno quando il Commissario aveva promesso. Poi il cambio, e ora solo silenzio.
Si rimane in attesa di una risposta almeno per un appuntamento, dicono.
Vorremmo almeno poter iniziare a risolvere qualche problema, magari partendo dall'immondizia.
Pare una metafora, invece è prima di tutto un bisogno!
Si risolvano come le nuvole che nel cielo si diradano all'arrivo del bel tempo.
La sola speranza però non basata. C'è bisogno di più.
Prendiamo ad esempio Scalea, una cittadina come tante altre delle nostre coste del Tirreno, che ha preso le sue risorse dalla terra e dal mare. Ma dagli anni '70 è iniziato il grande saccheggio, dalle colate di cemento alla corruzione, mettendola in ginocchio.
Da un anno il Comune è stato commissariati e la città vive ora in uno stato di abbandono che accende i toni del disagio.
I cittadini, quelli che credono nella cittadinanza consapevole e partecipata, ci dicono che è giunto finalmente il momento di voltare pagina.
Dal pubblico un parroco tuona riportando alla responsabilità di ciascuno il buon governo della città.
C' è uno sforzo generale per accogliere i turisti, ultimo baluardo di un'economia pressoché inesistente.
C'è chi si alza al mattino e si prende cura della pulizia della strada che passa davanti casa; chi decora con piante e fiori la viuzza del centro storico, andando aggiungendo vasi di anno in anno; chi organizza momenti culturali a proprie spese; una giovane ha pensato ad aprire un piccolo laboratorio e propone la sua attività un'attività di decorazione della ceramica.
Siamo soli, ma non possiamo andare alla deriva. Commentano con il nodo alla gola.
C' è anche chi però non ha capito o non vuole voltare pagina.
Si pensa che le istituzioni potrebbero aiutare ascoltando, sostenendo, coordinando.
Lo si credeva lo scorso anno quando il Commissario aveva promesso. Poi il cambio, e ora solo silenzio.
Si rimane in attesa di una risposta almeno per un appuntamento, dicono.
Vorremmo almeno poter iniziare a risolvere qualche problema, magari partendo dall'immondizia.
Pare una metafora, invece è prima di tutto un bisogno!
venerdì 24 ottobre 2014
Chi siamo
AISU
Associazione Interculturale per lo Sviluppo Umano

E’ un invito alla realizzazione concreta della cittadinanza responsabile e attiva, nell’intento di offrire occasioni di crescita personale e di arricchimento sociale.
In relazione allo scopo generale che Aisu si pone, molti e diversificati sono gli ambiti in cui opera per trovare risposte a bisogni e dar spazio a interessi sociali, ambientali, culturali, di sviluppo personale e spirituale.
Il mondo dell’Associazionismo oggi è particolarmente ricco e variegato. Molte sono le opportunità presenti sul territorio.
Aisu vuole porsi in modo dinamico favorendo le "interconnessioni" tra le varie Associazioni, tra queste e gli Enti locali e le Istituzioni, per favorire la cooperazione attraverso il confronto e, ove possibile, la confluenza degli obiettivi.
Aisu vuole porsi in modo dinamico favorendo le "interconnessioni" tra le varie Associazioni, tra queste e gli Enti locali e le Istituzioni, per favorire la cooperazione attraverso il confronto e, ove possibile, la confluenza degli obiettivi.
Partendo dal presupposto che "più si è, meglio è ", l’operare in sinergia sviluppa una forza propulsiva determinante per la realizzazione dell’opera.
Aisu si pone come punto di snodo per l’accoglienza e il dialogo aperto in riferimento alle situazioni che stanno determinando i cambiamenti di questo periodo storico.
Aisu si pone come punto di snodo per l’accoglienza e il dialogo aperto in riferimento alle situazioni che stanno determinando i cambiamenti di questo periodo storico.
Lavorare sull’identità e contestualmente aprirsi verso l’orizzonte dell’"altro " sono i due binari su cui corre l’attività svolta dall’Associazione Culturale per lo Sviluppo Umano (AISU).
"Insieme verso Itaca" è il motto che guida l’operare dei Soci, là dove "Itaca" rappresenta appunto non tanto la meta, quanto l’attenzione al viaggio.
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